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Forse perchè mi aspetto il superamento della linea d’ombra, spostata sempre più in avanti, quasi la vita fluttuasse senza chiodi nel muro o traslochi dell’anima.
Forse voglio stare con voi per portare qualcuno da questa parte, la mia, visto che dalla vostra parte non mi avete mai portato, o voluto.
Volevo portarvi dalla parte ove ci si mette in gioco; dalla parte del rischio, se si vuole conquistare spazio tempo e futuro.
Forse perchè volevo sentire la vostra voce, che non è mai a voce alta e chiara, ma sussurrata e quasi spaventata; e dallo spavento ne viene quasi un’arroganza, una falsa sicurezza nel gruppo e poi, spesso, tanta ignoranza.
Forse perchè ci si aspetta uno sguardo nuovo, che possa sorprenderci ed indicarci una crisi di-da noi stessi che apre a qualcosa… che non so.
Forse perchè amo vedere in voi l’energia, la flessibilità e la forza, e la scioltezza, di un corpo che avevamo. Ma quanto spreco!
Ancora, noi, ci ritroviamo a faticare, a svegliare corpi e menti in “riposo”, dentro una nuova età generazionale che si ritiene eterna.
Non sarete eterni; anche a voi toccherà un presente.