L’uomo che sembra tirare di boxe in realtà sta ballando. Balla sul palco della pubblica piazza. È un ministro della difesa dello Stato italiano ed esiste una genealogia. Vedendolo si pensa alla tragedia di un uomo ridicolo; ma la tragedia è solo nostra. È un fascista, i suoi nemici naturalmente sono i comunisti in questa Italia secessionista e virtuale. Certo non siamo nel 1914-15, tra i fumi fascinosi di D’Annunzio e Mussolini che esaltavano la guerra e la distruzione rigeneratrice. Qui le rovine conoscono la forma fredda, ove al posto dei morti ci sono i perdenti nella vita, mentre gli eserciti sono mafiosi e lacchè. Come rappresenterebbe un nuovo pennino alla George Grosz quell’uomo, quel ministro, che balla scompostamente sul palco?
Trent’anni fa i fascisti non ballavano, a ballare erano i socialisti e qualcuno scriveva anche libri sulle discoteche. I socialisti all’epoca ballavano come i passeggeri del Titanic che affondava inesorabilmente. I fascisti ballano oggi, come al solito fuori tempo, appena appena ringiovaniti dall’acqua Fiuggi. Quella che una volta si chiamava maggioranza silenziosa oggi straparla in piazza ripetendo, utili idioti, le parole del Padrone. Il pubblico di quel ministro è composto da persone senza cervello che ha riscoperto la parola, anche se non sua. I poveretti ubbidiscono persino alla parola amore (sino ad ora a loro sconosciuta). Il partito dell’amore in verità nacque nel 1991 a sostegno di una pornostar (oggi ci sono solo escort), Ilona Staller, in arte Cicciolina, ex moglie dell’artista-star Jeff Koons.
Ieri il Partito dell’Amore era il partito delle pornodive. Oggi è il Partito dell’Imperatore Porno-Pop.
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