Sul “maggiore†e sul “minore†si sono sempre intrecciati innumerevoli equivoci.
Il “maggiore†di oggi potrebbe svaporare domani, mentre il “minore†crescere, conquistarsi un futuro, se qualcuno lo riattualizza. Anche parole come “marginaleâ€, “inattualeâ€, “sommersoâ€, “residualeâ€, “locale†sono sottoposte alla variabilità delle prospettive storiche ed al piacere della ricerca. C’è, infatti, una tendenza glocal – sì, la parola non è un granchè – che segnala un “trattenere†ciò che ci è vicino in una prospettiva spaziale estesa, colta, sensibile.
Nell’ambito artistico, poi, come si sa, le verità si susseguono come abiti di collezione in passerella, mutuandosi poi nel prêt-à -porter; di conseguenza nulla è dato una volta per tutte. Forse Fellinia non ci farà precipitare tutti in una Global City indifferenziata, visto che qualcuno ci ricorda il nome originario, Rimini, e gli uomini che la abitavano; e che la abitavano, soprattutto, artisticamente, poeticamente, musicalmente.
Coraggio artisti! Sperate, lavorate, create! Create nel quotidiano, nel “minoreâ€, come se il vostro fosse un mestiere, molto bello, ma come tanti altri.
Meglio un futuro da minore di successo dopo morti, accolto da persone intelligenti, che un’onnipotenza fallita oggi, appena appena percepita da contemporanei cretini distratti, che contribuiscono al vostro insuccesso.